Putroscurzante/ participio presente di putroscurzare [dal Vernacolo putridus scurzantus, nel significato di nefasto-fetente]:
La caduta dall’umano al putroscurzante è il focus del racconto di Tempi Morti. La categoria spirituale di putroscurzante connota in profondità la megaondata di Persone Morte socialdigitalizzate che ha invaso l’oggidì. Il putroscurzume è la cifra della deumanizzazione causata dall’impiego disagico dei social e del mezzo informatico: la morte dell’immaginazione per il culto dell’immagine e della routine socialdigitale reiterata. Esempi di comportamento putroscurzante:
- Farsi aprioristicamente il profilo su ogni nuovo stramaledetto social perché cccioé se non ti fai il profilo su Gargabrollo – il nuovissimo social degli appassionati di coprofagia – poi sei out.
- Sentire la necessità, in ogni tempo morto (e spesso tutto in contemporanea), di condividere foto, farsi selfie, lanciare dirette social, commentare post; di scrivere, lanciandole nell’etere del pubblico dominio, robe risolutive tipo: Oggi al negozio di collari per stegosauri ho incontrato Panurgo, il biszio trilaterale sghembo della nonna del mio trisavolo che non vedevo dai tempi di mai. La vita sa sempre sorprenderti!/ Se credi nei sogni dei sogni che hanno i sogni ma incubano incubi, i sogni si realizzeranno a Cuba in forma di cubi/ Nelle ultime 3 ore ho perso 8 grammi! #lifegoals #invidiosi #fatnomore
- Passare 26 ore consecutive a vedere il livestream di un tizio vestito da coriandolo che gioca a Stokemon Blallo intento a fare 70 volte il giro del virtualmondo da bendato e mentre saltella sugli incisivi (e analoghe cose emozionantissime);
- Guardare ogni singola serie tv propinata da qualsivoglia putroscurzante (altro esempio di utilizzo appropriato del termine) network, sfanculando il giudizio critico e dedicandosi invece a binge watching, commento social compulsivo e stalking dell’intero cast (dall’attore protagonista al capibara domestico del malvagio Dottor Favazzoni) perché non puoi non aver visto Splat, la nuova serie di cui tutti parlano che racconta di sto tizio che prima è un pompelmo e poi scopre di essere una mosca e lo spiattellano con una paletta. Secondo me c’è molta verità dentro.